mercoledì 10 luglio 2013

Text talk: il mondo delle parole


Parlare attraverso il linguaggio scritto, l'atto che viene definito text talk, non è semplicemente una questione generazionale e di abitudine all'utilizzo delle tecnologie digitali, ma è anche un'abilità che si può acquisire e migliorare. Di più: è un'arte. Esattamente come una buona capacità espressiva verbale/vocale è allo stesso tempo un'abilità e un'arte.
Il primo punto fermo è che l'abilità di comunicare in modo efficace attraverso la tastiera è strettamente collegata alle abilità di scrittura del soggetto. Chi odia scrivere, digita molto lentamente, ha un linguaggio particolarmente povero e sgrammaticato, difficilmente potrà essere coinvolto volentieri in un processo di aiuto testuale. Al contrario ci sono persone che preferiscono scrivere per esprimersi e provano una forma di piacere nello strutturare il proprio pensiero in frasi, selezionando le modalità che sentono più vicine a sè nel momento in cui lo fanno.
Nel dialogo scritto, i messaggi più efficaci sono quelli che si situano a metà tra spontaneità e organizzazione pianificata dei contenuti. Un messaggio breve, con errori banali di battitura e un'apparenza visiva un po' caotica può essere espressione sincera di amicizia e affetto, come se l'interlocutore accendesse la webcam in una stanza della sua casa in disordine. Allo stesso tempo un messaggio di questo tipo può anche essere espressione genuina dello stato della mente della persona in quel momento. Come dire: sono di fretta ma volevo contattarti ugualmente.
In genere i testi diventano più disomogenei, dettagliati ed espressivi mentre la relazione si approfondisce e le persone si sentono sufficientemente sicure per andare ad esplorare se stesse e il rapporto con l'interlocutore senza timore di scoprirsi troppo o di mettere in gioco la relazione. L'alleanza regredisce invece se il soggetto si sente minacciato, ferito o arrabbiato: in questo caso messaggi caotici e infantili possono indicare scompenso, acting out testuali o accessi psicotici.
Ciascun messaggio on line assomiglia a un piccolo pacchetto compresso di autopresentazione lanciato nel cyberspazio, come se fosse un prodotto a sé, un'opera finita, un dono da fare al proprio interlocutore. E come tale va trattato dallo specialista, che attraverso un'e-mail (forse più facilmente che in chat) può risalire alle abilità specifiche del cliente, riconoscendo importanti sfumature di stile cognitivo e anche di personalità tra una riga e l'altra. La qualità della relazione d'aiuto testuale si basa in buona misura sulla presenza e sull'impiego di queste abilità analitiche, accostate alla capacità d'ascolto.

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