martedì 2 settembre 2014

Sette su dieci controllano il cellulare del partner (e chi tradisce controlla di più).



Nei mesi di luglio e agosto 344 internauti italiani tra i 18 e i 60 anni di età, di ambo i sessi ed equamente distribuiti da nord a sud, hanno risposto a un questionario on line redatto dagli psicologi del centro milanese Psymind  e dedicato alla gelosia digitale. Il titolo del sondaggio era “Quanto controlli la vita digitale del tuo partner?”. Dall’analisi dei risultati emerge che il 68% del campione effettua qualche tipo di monitoraggio sui dati riservati della propria dolce metà attraverso cellulare o pc (e il 60% ritiene di essere a sua volta monitorato). Inoltre il 49%, nonostante la propria curiosità sul comportamento della controparte, ammette di aver tradito in prima persona (il 57% degli uomini contro il 47% delle donne). Incrociando i dati si arriva alla singolare evidenza che chi è geloso al punto da controllare i device elettronici del partner tradisce più di chi non lo fa (il 51% contro il 45%). 
A dire il vero circa il 90% del campione si dichiara in qualche modo geloso ma le donne si descrivono come più intensamente gelose degli uomini, tanto che il 4% di loro definisce patologica la propria gelosia. Per il 51% delle femmine un partner geloso è piacevole, mentre il 43% dei maschi considera fastidiosa una compagna con le stesse caratteristiche.
Il cuore del sondaggio riguarda la gelosia digitale.  Il 57% di chi ha risposto al questionario controlla le nuove amicizie del partner su Facebook (le donne lo fanno il doppio degli uomini) e il 60% nota i suoi orari di connessione su Whatsapp (anche qui la prevalenza femminile è schiacciante). Uno su due ha letto segretamente messaggi di Whatsapp o SMS, uno su tre la posta elettronica, il 42% i messaggi di facebook. Il 30% ha le password di accesso ai servizi on line del partner. In tutti i casi la componente femminile del campione è più ficcanaso di quella maschile. Con una sola eccezione: il 4% degli uomini dichiara di aver installato sul telefonino della compagna un software spia, contro il 2% delle donne. 
La fascia d’età che si fida di più è quella tra i 40 e i 49. Quella più diffidente è tra i 20 e i 29. A vergognarsi di più dei controlli effettuati sono gli over 50, ma nel complesso il 56% del campione non si fa alcun problema, anzi il 61% ha rivelato apertamente al partner di aver sbirciato dove non avrebbe dovuto, e il 15% ignora addirittura che la violazione della privacy e della corrispondenza altrui sia un reato. 
A che pro, tutto questo? Il 50% di chi effettua i controlli digitali afferma di aver scoperto un tradimento grazie alle proprie tecnomanovre. Il che significa che l’altro 50% si è fatto il sangue marcio per nulla.

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